Penelope in Medio Oriente
E così, Israele ha reagito. Cento aviogetti hanno prima bombardato la Siria e l’Iraq, colpendo i depositi militari degli Hezbollah. Poi, sono passati sull’Iran, anche qui colpendo solo le basi militari. Gli impianti petroliferi e quelli nucleari sono stati esclusi. I rischi erano troppo grossi per il mercato petrolifero e per gli effetti della radioattività. Non è stato un massacro, solo danni materiali. La difesa aerea iraniana è stata accecata e resa impotente. Certo, Khamenei minaccia ritorsioni, ovviamente, ma si ha la sensazione che il gioco del rimpiattino è finito. L’Iran è indifeso contro Israele che può colpirlo quando e come vuole.Il prestigio iraniano è sceso in basso.