Sabato 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Una data che dovrebbe far riflettere, soprattutto in questo periodo, dove il femminicidio è diventando una piaga sociale anche in Italia. L’ultimo episodio risale a pochi giorni fa, con l’omicidio di Giulia Cecchettin, barbaramente uccisa per mano dell’ex fidanzato Filippo Turetta.

Sulla triste vicenda il dirigente della Democrazia Cristiana Elisabetta Liparoto si è espressa cosi: “Un altro massacro, un’altra donna uccisa; credo che senza la collaborazione di tutti questi femminicidi sono destinati a durare. Non voglio colpevolizzare le famiglie di questi uomini fragili, ma sta di fatto che non dobbiamo dimenticare che la famiglia è la prima agenzia educativa della società e a seguire la scuola che ha il compito di continuare l’opera educativa della famiglia, ma se la famiglia non è in grado di educare credo che si possa fare ben poca cosa. In Italia si spendono tantissime risorse per corsi di aggiornamento e formazione per insegnanti, docenti e personale ATA, ma nessuno pensa di istituire corsi di formazione obbligatori per i genitori. Essere genitori oggi è diventato un compito sempre più difficile e troppo spesso ad avere caratteri fragili non sono solo i figli”.

“Purtroppo oggi si vive in una società complessa, dove mancano i valori basilari come il senso del dovere, l’affettività, il rispetto, la gratitudine, il dovere e inoltre i sentimenti positivi sono stati sostituiti con beni materiali e il messaggio che passa è quello del possesso senza comprendere che un essere umano non è un bene materiale a uso e consumo e farne ciò che si vuole – aggiunge Liparoto – bisogna dare alle famiglie e alle scuole gli strumenti adeguati per formare cittadini civili e responsabili capaci di dare alla vita umana il rispetto che merita”.

“Le scuole fanno tantissimo per educare al rispetto della persona dell’ambiente e della non violenza ma le famiglie lo fanno? – si domanda il dirigente della DC Liparoto – vorrei che ogni genitore si fermasse a riflettere, tra pochi giorni è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne e il mio appello accorato va a tutte le donne che ancora subiscono violenza, quando capite che una storia è a capolinea non andate mai all’ultimo incontro per cercare ancora una volta di chiarire o perché volete consolare il carnefice perché quell’ultimo incontro spesso è veramente l’ultimo”.

Gian Battista Oberto