
IL POPOLO
Fondato nel 1923 da Giuseppe Donati

In vista della celebrazione del XX Congresso della Democrazia Cristiana si stanno riscaldando i motori. Infatti, il Presidende del Consiglio Nazionale offre il primo contributo in merito alla eventuale, futura forma che il partito dovrebbe assumere. Sarà questo anche il tema di un Gruppo di lavoro del prossimo Congresso.
Il tema principale del XX Congresso della DC a Roma, il 6 e 7 maggio prossimi riguarderà l’impegno per un’Unione Europea che promuova pace, solidarietà e sviluppo, collaborando con la famiglia politica del Partito Popolare Europeo. Non v’è dubbio che la situazione dei paesi europei e in generale del mondo intero richieda un impegno per raggiungere i tre obiettivi evidenziati. La DC non può dimenticare il principio di sussidiarietà che nei trattati europei riconosce autonomia dei singoli paesi sulle questioni di etica, specie su temi controversi della famiglia e della tutela della vita umana, smascherando il tentativo di toglierla in nome della libera circolazione delle persone tra paesi.
In una fitta agenda di confronti, si terrà il 19.VI. p.v. un significativo scambio di idee tra le diverse anime di provenienza democristiana. Una Camaldoli nuova edizione? Vien da chiedersi: a cosa serve realmente questo appuntamento? Forse, un prevedibile parricidio potrebbe essere consumato, anche con la complicità di esponenti interni al partito, al contempo impegnati nello sforzo di riorganizzazione della DC, mai sciolta. Insomma, mentre uno strano percorso si delinea e non vi vediamo coerenza e lungimiranza, non riusciamo a cogliere l’obiettivo dirimente, ossia il ritornare alla formazione di origine.
Il Segretario Nazionale del partito, dott. Renato Grassi, anticipa qualche riflessione sulla Federazione dei Democratici cristiani e popolari in riferimento al “nuovo soggetto politico. Occorrerà partire dalle identità originarie per rilanciare lo strumento della Federazione non attraverso rigide norme statutarie, che alla fine non vincolano nessuno, ma attraverso scelte condivise e gestite da una struttura di coordinamento di carattere nazionale che operi per la progressiva aggregazione delle rappresentanze territoriali sui temi politico-programmatici e le scelte elettorali conseguenti.
E’ stata di fatto respinta al mittente la Cartolina indirizzata all’Unione dei Democratici Cristiani sollevando sconcerto, turbamento, smarrimento tra gli amici rattristati e avviliti da qualche irriducibile opportunista. Avremmo dovuto presentarci come Unione Democratici Cristiani, con lo stesso simbolo in tutte le regioni. Stiamo rischiando di diventare assolutamente irrilevanti per seguire sempre e solo la poltrona. Il Segretario DC esprime il proprio rammarico e la propria preoccupazione.
Era il 19 agosto 1954 quando, nelle prime ore dell’alba, moriva nella sua casa di Sella in Valsugana (TN) Alcide De Gasperi. Come non ricordarlo con nostalgia, con riconoscenza, con un auspicio: che presto la Chiesa lo riconosca beato?
In merito alla riunione della Federazione dei Democratici Cristiani il Presidente del Consiglio Nazionale della DC sen. Renzo Gubert ricorda l'impegno assunto in Assemblea dal presidente Gargani di procedere a una consultazione dei Soci sulla scelta del simbolo. Ricorda che nell'ultima Assemblea della Federazione si era deciso di partecipare alle elezioni regionali e procedere, almeno fino a fine 2020, come Federazione. Contesta l'insistenza di inserire nel simbolo il logo UDC, che è uno dei partiti federati. Contesta, inoltre, il riferimento nel logo al partito popolare che non evoca orientamenti di etica sociale attinenti alla tutela della vita umana, della famiglia, dell'educazione e alla questione antropologica. Valori che - al contrario - l'identità della Democrazia Cristiana comprende e promuove in modo esplicito.
Celebriamo ancora una volta il messaggio di don Luigi Sturzo che ci vede da tempo convintamente impegnati a unificare forze politiche ed associazioni che pur con varie denominazioni si richiamano alla cultura democristiana e cristiano sociale. Vogliamo costruire una casa comune, una aggregazione unita e plurale articolata democraticamente, e rispettosa dei contributi identitari delle varie componenti.
Nasce la Federazione popolare dei democratici cristiani. A celebrare il battesimo ufficiale, nell’auditorium Aldo Moro di via Campo Marzio, esponenti storici della DC. L’atto costitutivo è stato firmato davanti al notaio. Nessun amarcord, ma una rivendicazione dell’orgoglio identitario della Dc. Vedi la nuova versione del Regolamento provvisorio
E’ stata celebrata l’Assemblea per la costituzione della Sezione Trentina della Democrazia Cristiana. Sono stati eletti il Segretario politico regionale, i Membri della Direzione e i Delegati per il XX Congresso. Ritorna, finalmente, la Democrazia Cristiana nella terra di Alcide De Gasperi