Parte prima

Leggo con molto interesse il dibattito e la discussione aperta dall’amico stimato Ettore Bonalberti su diverse testate e in diversi incontri, meeting e convegni. Desidero esprimere un sostegno allo sforzo compiuto da Ettore e da tanti altri miei coetanei (a cavallo dei 70 anni) in quanto impegnato in diverse attività, vicino a figli e nipoti, attento ai discorsi e agli obiettivi di chi rappresenta o può rappresentare il futuro di questo paese. In primis credo che nessuna nostalgia e risorgenza della democrazia cristiana (intesa come la ex DC) possa oggi catalizzare e proporre una adeguata riflessione politica in una società nazionale (anche europea) che ha vissuto 30 anni di forti rivoluzioni mentali, formative che hanno nelle 2 generazioni successive alla nostra influito non poco. Viceversa, soprattutto le generazioni millennium e zero hanno costatato un’assenza totale di rispetto, di attenzione, di disponibilità all’ascolto dei veri problemi , individuali e collettivi, che stanno affrontando e che hanno davanti, senza che nessuno abbia mai mosso un dito.

Molti di loro, soprattutto coloro che non vanno a votare da 10-20 anni, sono lontani dall’attuale modello e governo politico perché non vedono applicati nella cosa pubblica e anche nella filiera privata principi di etica, moralità, servizio ai più deboli, preminenza alla vulnerabilità, applicazione della Costituzione, politiche del lavoro e delle famiglie diverse, sicurezza e prospettive sociali e civili.

Un modello di civiltà che si deve incastrare in una società attenta anche ai valori repubblicani, sistemi liberali, laicità collettive e condivise, difesa delle scelte individuali in un contesto aperto e anche multietnico che necessita formazione continua, educazione, rispetto dei diritti come dei doveri. Noto due generazioni pronte all’impegno ma senza blocchi.

Quindi nessun revival della ex DC, ma attenzione, accoglienza, impegno, difesa di valori umani e sociali collegati al modello cristiano della accoglienza, del rispetto e dell’aiuto a chi veramente sta male e ha bisogno di aiuto… questo è condiviso in molti. Nulla di orizzontale e lineare sia nei diritti che parimenti nei doveri, nei bisogni e nel servizio verso gli altri.

Qualunque tipo di scuola dell’obbligo e non dell’obbligo sta alla base di una società civile che guarda al futuro con speranza e favore, una scuola che può anche avere costi sociali alti e non coperti a bilancio. Scuola e Salute di tutti i cittadini italiani, come tali riconosciuti da leggi eque solidali aperte ma controllate e indirizzate, sono prioritari a qualunque forma di sussidi e di reddito e possono presentare bilanci statali e regionali in rosso.

A seguire l’ordine di priorità c’è il lavoro, ma che sia gratificato e con il giusto reddito e valore in base all’effettivo impegno materiale e mentale non basato su parametri minimali e sindacali, ma su una soddisfazione personale, ma con regole chiare di appartenenza e di disponibilità verso il lavoro e il datore, cercando di meritare carriera, stipendio, benefit in modo uguale sia fa uomini e donne, sia fra funzione pubblica e privata. Addirittura tutto il mondo della PA deve diventare monito, esempio di riferimento per la parte lavorativa privata. 

Bisogna cambiare il modo mentale di agire, non solo riformare leggi e norme. Un plauso, se ho capito bene, alla ministra Carfagna e ai suoi consulenti perché finalmente lo sviluppo del grande Sud italiano non è in funzione dello “status” del settentrione, bensì come attore principale, come motore di un Mediterraneo fondamentale in cui il Sud nazionale è trainante, è punto di riferimento, è motore per tutti i paesi che sono baciati dalle acque “nostrae”.

Questa è una grande funzione che diventa un motore di sviluppo, di una nuova mentalità, di sguardi lunghi e di proposte imprenditoriali legate da un destino e da un futuro similare da condividere. E’ con una migrazione reciproca, con uno scambio e contaminazione di conoscenze e di prodotti che si crea anche una pace solidale e solida in un’area che sarà sempre più calda sotto tanti punti di vista.

Per questo il grande comparto-filiera agro-ambientale-alimentare, il vecchio settore primario, diventa “il punto base” di un ecosistema ambientale, una transizione digitale, una economia reale, meno inquinamento e spreco di suolo, migliore qualità agroalimentare, tutela dei territori svantaggiati e vulnerabili…. visto che oggi può usufruire di innovazione tecnologica, più integrazione produttiva, più multilateralismo.

In una proposta programmatica “di costituente” dinamica movimentista aperta allargata (non monocolore, ribadisco) si può aprire una nuova fase politica nazionale, anche di esempio per altri paesi europei, che dia un reale contributo e “un segnale” forte e diverso soprattutto verso quel 50% di italiani aventi diritto al voto (è un grande rammarico personale) che da anni e in crescendo non vanno a votare perché totalmente delusi da una politica e da partiti rivoltati su se stessi, a caccia di prebende, di interessi elettorali, di eletti che cambiano vita e casacca, di meccanismi dentro il palazzo che interpretano ed elasticizzano anche principi puri della Costituzione.

Costituzione che forse necessita di alcuni fondamentali limitati ritocchi anche per completare riforme impure e incompiute negli ultimi 40 anni.

 

Parte seconda

 

Le parole, i principi, i pensieri, i ragionamenti, le discussioni ….. in politica….come molti autorevoli segretari di partiti politici hanno detto, e tutt’ora qualcuno ancora sostiene, sono i fattori determinanti nella costruzione di un modello politico, anche partitico, ma nel rispetto di quanto chiaramente dice la Costituzione senza stiracchiamenti o adattamenti spesso avvenuti con modifiche quasi sempre imparziali e dettate dalla occasionalità del momento. Non è il tempo dei rammendi e rattoppi, va asfaltata una strada nuova con nuovi indirizzi e modelli e con pochissimi obiettivi reali certi esclusivi per le nuove generazioni.

Il cosi detto “polo centrista” deve dare una prospettiva di futuro, non di passato, ma di attuale. Si lavora oggi, si fanno sacrifici oggi…. per il domani di altri. Quello che vedo come contenuto della “zona centro” nel contesto politico italiano è una visione fondante su azioni e comportamenti di ampio respiro e di lungo periodo, partendo anche da un “federalismo europeo” vero con più Europa, cioè con un’assunzione diretta di responsabilità da parte di Bruxelles, e segnatamente la Commissione, oltre alla sola moneta, che diano concretezza all’idea di Costituente europea, senza tentennamenti.

Difesa, politica estera comune e fiscalità…tanto per iniziare, dovrebbe essere unica e valida in tutti i 27 paesi, ma nello stesso tempo molta meno burocrazia e lentezza nelle scelte, più condivisione delle problematiche economiche sociali e civili, corretta proporzionalità e ponderatezza fra grandi e piccoli, fra deboli e forti. Ma veniamo a Noi, al polo centrista, movimentista equidistante ed estraneo dai populismi di destra e sinistra, dai massimalismi e positivismi di destra e di sinistra.

Noi “vecchietti” dobbiamo preparare un terreno nuovo, aperto, largo, concreto, pragmatico, rispettoso dei valori etici e morali di chi ci rappresenta, fermo nella funzione di delega. Ecco alcuni temi politici, anche in ordine di importanza:    

-     Grandi personaggi politici che hanno dato un forte contributo negli ultimi 40 anni all’area cosi detta “di centro” devono essere pilastro di insegnamento mettendosi a disposizione di giovani uomini e donne che vogliono fare politica non di mestiere, con principi etici e morali individuali necessari per organizzare una corretta e aperta collettività laica;    

-     Costituzione Repubblicana da difendere, completamento dei minimi adeguamenti dettati da un’attualità e in linea con più pace nazionale ed europea, legame con Costituente UE, attenzione al rapporto elettore-eletto, più efficienza e chiarezza Stato-Regioni con una ottimizzazione delle dimensioni e funzioni territoriali, una Camera legislativa e molto rappresentata, una Camera delle Regioni e Enti Locali propositiva;

-     Legge elettorale proporzionale che salvaguardi le diversità di visioni con sbarramento, stimolante impegni preventivi e alleanze durature in parlamento, riduzione regolamenti applicativi elettorali in Parlamento, eliminazione cambi di casacca, collegi su macroregioni, una legge che invogli ad andare a votare, premi con più eletti più sono gli elettori, sistema tedesco; esempio per uniformare il più possibile tutti i sistemi elettorali europei;

-     Welfare e Lavoro sicuri, scelta del lavoratore con opzioni di beneficio e di impegno in base al reddito, meno disuguaglianza di stipendio fra vertice e ultimo, cuneo fiscale rivisto e usato per una integrativa assistenza pensionistica pubblica; reddito di sostegno pubblico a fronte di un lavoro reale di servizio pubblico crescente in base alla vulnerabilità territoriale e sociale, uguali regole pubblico e privato, riordino oneri deduzioni per tutti i lavoratori in base al reddito Irpef; norme diverse fra imprese piccole e grandi; vantaggi fiscali alle imprese che assumono e che investono in servizi sociali e ecosistema ambientale; chi più guadagna più paga in tasse e imposte, nulla di lineare, esenzione sotto un reddito lordo per Isee, proporzionalità crescente per alti redditi, tasse su rendite finanziari e plusvalenze;

-     Scuola e Sanità sono un obbligo pubblico di efficienza ed efficacia; più insegnanti assunti nelle scuole e massima mobilità delle cattedre e stipendio adeguato ai costi di vita, più educazione civica, più scuole pratiche e differenti binari istruttivi, indirizzi scolastici basati sul lavoro non sulle materie; più infermieri assistenti in centri ospedalieri; più medici di base e Uca, sanità di comunità al servizio alla persona; pronto soccorso day hospital al servizio dei territori e non per numero di abitanti; certi servizi sanitari devono essere a pagamento per redditi alti; modelli ospedalieri basati su terapia e non medicina;

-     Famiglia centrale ma in cambiamento, differenze da capire e accettare dettate da troppi fattori negli ultimi 40 anni; occorre un tempo di recupero e di attenzione; accompagnare scelte cattoliche e laiche con equità, misura e adeguamento sociale e civile, ambito privato e ambito pubblico; asili pubblici e privati controllati e sostenuti; sostegni per figli che vanno a scuola e rispetto regole laiche del paese in base al reddito della famiglia; incentivi per volontariato e terzo settore nazionale;

-     Macchina PA Stato efficiente, efficace, senza compromessi al ribasso, costi centralizzati da limare, personale motivato anche per merito, competenza diretta di funzioni sovra nazionali; difesa asset-produttivi nazionali (turismo, agricoltura, porti…) , valorizzazione della autonomie compiute secondo modelli di macroregioni e aggregazione di Regioni; eliminazione eccessi burocratici di ufficio e competenze doppie fra organi pubblici; responsabilità a monte con tempistiche certe e più controlli a valle con sanzioni e pene immediate reali; eliminazione enti inutili; favorire unioni di comuni sotto 1000 residenti; un Sud autonomo centrale e motore dello sviluppo dell’intero Mediterraneo ;

-     Ambiente Ecosistema come istruzione dalla scuola dell’obbligo, conoscenza del territorio, azioni di assistenza civile e sussidiaria, tasse e imposte alte per chi inquina, più mezzi pubblici non inquinanti, sistema energia alternativa obbligatoria in tutti gli uffici pubblici, modello fonte di molti posti di lavoro, tutela di 2/3 del territorio nazionale composto da monti&colli&isole vulnerabili con incentivi a fare impresa individuale e collettiva

-     Giustizia Sicurezza Diritto Doveri  per il cittadino, per il colpevole e per l’innocente; innovativa, responsabile, diretta, veloce separazione dei reati emendabili e sanzionabili da quelli più pericolosi per individuo e collettività;  separazione carriere; potere separato sancito e autogoverno non controllati controllori; carriere di merito e con attestazioni di efficienza; processo penale certo; carceri solo per certi reati e più vivibili, sanzioni in servizi sociali di lungo periodo e sotto autocontrollo, certezza della sentenza per i reati gravi

 

* Giampietro Comolli

(1974-1981) Direttivo Centro Studi Giovani Cristiano Democratici – Piacenza

(1981-1990) Dirigente Federazione Coltivatori Diretti – Segretario di Zona – Piacenza/Bologna/Roma

(1985-1989) Responsabile provinciale ufficio Agricoltura DC Provinciale – Piacenza  

(1989-1991) Membro Comitato Provinciale – Membro Direttivo Cittadino – Responsabile Ufficio economico DC- Piacenza