9 maggio 1978. Ricorrono quarantaquattro anni dal ritrovamento del corpo di Aldo Moro in via Caetani assassinato dalle Brigate Rosse. Una data che certamente ha cambiato la storia. La Democrazia Cristiana ricorda lo statista, il marito, il padre, e piange la morte violenta del politico, dell’accademico e leader del Partito. Aldo Moro fu pofeta inascoltato e spesso non compreso. La sua tolleranza fu commisurata alla profondtà delle sue convinzioni. Il ricordo più autentico della sua memoria e il debito che dobbiamo saldare con l'amico DC sarà l'accoglimento e l’attuazione di una delle sue ultime consegne alla Democrazia Cristiana:
“Un partito che non si rinnovi con le cose che cambiano,
che non sappia collocare ed amalgamare nella sua esperienza
il nuovo che si annuncia
e il compito ogni giorno diverso,
viene prima o poi travolto dagli avvenimenti,
viene tagliato fuori dal ritmo veloce delle cose che non ha saputo capire
e alle quali non ha saputo corrispondere”.
Aldo Moro
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"Questo Paese non si salverà, la stagione dei diritti e delle libertà si rivelerà effimera, se in Italia non nascerà un nuovo senso del dovere.”
— Aldo Moro
"Nessuno è chiamato a scegliere tra l'essere in Europa e nel Mediterraneo, poiché l'Europa intera è nel Mediterraneo
— Aldo Moro
"Quando si dice la verità non bisogna dolersi di averla detta: la verità è sempre illuminante.“
— Aldo Moro
"Il decentramento nella gestione degli interessi comuni, la determinazione di centri più vicini e controllabili, la fiducia riposta nei direttamente interessati, sono altrettanti strumenti dell'avvicinamento del potere agli amministrati e dell'umanizzazione di esso come garanzia del suo retto fine.“
— Aldo Moro
"L’equilibrio tra le crescenti libertà della società moderna ed il potere necessario all’ordine collettivo è fra i più grandi, se non il più grande problema della nostra epoca.”
— Aldo Moro
"La crisi che travaglia il paese, si è detto, è morale prima che politica. Certo c’è l’ingiustizia non sanata, c’è lo sperpero offensivo. Sono cose che feriscono e favoriscono la decadenza di valori morali e delle virtù civiche. C’è stanchezza, assenza, egoismo, insufficiente senso di responsabilità. Come presidiare in queste condizioni il regime di libertà e renderlo stabile e fecondo?”
— Aldo Moro
"Parliamo, giustamente preoccupati, di distacco tra società civile e società politica e riscontriamo una certa crisi dei partiti, una loro minore autorità, una meno spiccata attitudine a risolvere, su basi di comprensione, di consenso e di fiducia, i problemi della vita nazionale. Ma, a fondamento di questa insufficiente presenza dei partiti, non c'è forse la incapacità di utilizzare anche per noi, classe politica, la coscienza critica e la forza di volontà della base democratica?“
— Aldo Moro
"Lo Stato democratico, lo Stato del valore umano, lo Stato fondato sul prestigio di ogni uomo e che garantisce il prestigio di ogni uomo, è uno Stato nel quale ogni azione è sottratta all'arbitrio ed alla prepotenza, in cui ogni sfera di interesse e di potere obbedisce ad una rigida delimitazione di giustizia, ad un criterio obiettivo e per sua natura liberatore; è uno Stato in cui lo stesso potere pubblico ha la forma, la misura e il limite della legge, e la legge, come disposizione generale, è un atto di chiarezza, è un'assunzione di responsabilità, è un impegno generale ed uguale.“
— Aldo Moro
"Non è importante che pensiamo le stesse cose, che immaginiamo e speriamo lo stesso identico destino, ma è invece straordinariamente importante che, ferma la fede di ciascuno nel proprio originale contributo per la salvezza dell’uomo e del mondo, tutti abbiano il proprio libero respiro, tutti il proprio spazio intangibile nel quale vivere la propria esperienza di rinnovamento e di verità, tutti collegati l’uno all’altro nella comune accettazione di essenziali ragioni di libertà, di rispetto e di dialogo.”
— Aldo Moro