Si è tenuto ieri sera l’incontro webinar, promosso insieme all’amico Pasquale Tucciarello e grazie alla disponibilità degli amici del Centro studi Leone XIII di Rionero del Vulture, per l’avvio dell’assemblea costituente di ricomposizione politica dell’area cattolica.
Nell’intervento di apertura Ettore Bonalberti, vice segretario nazionale della DC, ha ripercorso le tappe della lunga Demodissea DC (1993-2022), ricordando che dal 2012 con Silvio Lega si è tentato di dare pratica attuazione alla sentenza della Cassazione n.25999 del 23.12.2010, secondo cui: “ la DC non è mai stata giuridicamente sciolta”: raccolta delle firme degli ultimi CN del partito per l’autoconvocazione del CN, come previsto dallo statuto, dopo aver fallito il tentativo con la presidente Rosa Russo Jervolino, passata nel PCI, poi PD a Napoli
Col XVIII Congresso nazionale del 2012, convocato dal consiglio nazionale autoconvocatosi a norma di statuto, si elesse alla segreteria nazionale Gianni Fontana.
Col XIX Congresso nazionale dell’Ottobre 2018 fu eletto segretario, Renato Grassi: sono stati questi gli unici atti conseguenti alle norme statutarie tuttora vigenti del partito mai giuridicamente sciolto.
La Demodissea DC è continuata e oggi si contano almeno 16-17 DC, con altrettanti sedicenti segretari nazionali.
La domanda che ci si è posti è: serve al Paese una componente di centro di ispirazione democratico cristiana e popolare? La nostra risposta è SI, poiché terzo stato produttivo e classi popolari disertano il voto (50%) e non si riconoscono né con la destra a dominanza nazionalista, sovranista e populista, né con la sinistra senza identità, mentre volge all’esaurimento la stagione del “vaffa” ed é evidente la crisi del M5S, oggi guidato dall’ondivago Conte
L’obiettivo politico oggi è quello di dar vita alle prossime elezioni a una forte alleanza euro atlantica, alternativa a quanti si riconoscono su posizioni filo russe e filo cinesi. Un’alleanza nella quale sia forte e unita la componente di ispirazione popolare e democratico cristiana
Abbiamo tentato sin qui, molte operazioni dall’alto (top down) senza successo, per tante ragioni, molto legate alle ambizioni dei “soliti noti”, col risultato della frammentazione e dell’irrilevanza politica. Non si può più continuare così e rimanere nella condizione di stallo infruttuoso e impotente.
Ora, si è confermato ieri, tentiamo di attivarci dalla base, dal basso (bottom up), con quanti ritengono sia giunto il momento di convocare un’assemblea costituente per la ricomposizione politica della nostra area culturale e sociale.
Non è un’operazione contro qualcuno e/o per far nascere un nuovo partito, ma esclusivamente tendente a sollecitare la compartecipazione di tutti: partiti presenti, associazioni, movimenti, gruppi della nostra area politica, uniti nella volontà di ricomposizione politica.
Abbiamo redatto un documento appello che vi chiediamo di condividere e sottoscrivere, con il quale chiediamo la convocazione dell’assemblea costituente dei DC e Popolari italiani. Il documento lo potete scaricare cliccando sul sito: http://www.alefpopolaritaliani.it/editoriale.php
Esso contiene le adesioni raccolte dopo pochi giorni dal suo annuncio, che ci auguriamo possano aumentare con la conferma di molti amici DC e Popolari di tutta l’Italia. Alla firma del documento si potrà versare la cifra simbolica di 5 o 10 € su un conto corrente che sarà indicato al fine di sostenere le spese organizzative dell’assemblea, anche queste dalla base.
Tutti coloro che sottoscriveranno il documento saranno titolari del diritto di partecipare alla Costituente: se saremo solo poche centinaia, saremo tutti delegati all’assemblea; se saremo qualche migliaia, procederemo in ciascuna regione ad eleggere democraticamente i delegati regionali alla Costituente.
In quella sede si deciderà: nome, simbolo, programma e sarà eletta la classe dirigente del partito. Termine per la sottoscrizione dell’appello: fine Maggio. Convocazione dell’assemblea costituente entro il mese di Giugno 2022.
Al dibattito sono intervenuti, tra gli altri: gli Onn. Mario Tassone, Giorgio Merlo, Giorgio Pizzol, Mons. Stenico, direttore de Il Popolo, Dina Maragno, Pietro Falbo, Mariella D’Amore, Giampietro Comolli. Gli amici del Centro studi Leone XIII sono impegnati a sviluppare la bozza di programma
L’invito è rivolto a tutte le diverse componenti d’area, nessuna esclusa, affinché concorrano all’organizzazione dell’assemblea costituente nazionale. Sarà in quella sede che decideremo democraticamente sul nome, simbolo, programma politico del partito e eleggeremo la dirigenza politica dello stesso.