di Ruggero Morghen
Dalla fine del 2016 la cooperativa sociale “Dal Barba” è a servizio della comunità della Vallagarina. Si tratta di un’innovativa realtà imprenditoriale e sociale che formula i propri progetti e fonda le sue azioni su un obiettivo: sostenere, attraverso la ristorazione, l’inclusione economica e sociale di giovani con disturbi del neurosviluppo e di persone vulnerabili che hanno bisogno di ritrovare una propria dimensione lavorativa, valorizzando al tempo stesso il radicamento nel territorio e la presenza attiva e aperta alla comunità. “La visione che orienta le attività della cooperativa - ci dice uno dei responsabili - è la promozione nella comunità locale di una cultura della coesistenza quotidiana, positiva e solidale, nella diversità di caratteristiche di cui ciascuno è portatore”.
Proprio la locanda “Dal Barba” è stata scelta da Mario Daves per illustrare a un gruppo selezionato di amici il proprio progetto “Costruire la comunità”: non un partito – tiene a precisare - ma piuttosto un’amicizia sociale, per dirla con Bergoglio. Classe 1941, moroteo e poi con Alberto Robol, sociologo con una tesi su Loppiano cittadella focolarina, fondatore del Centro di aiuto alla vita nel Basso Sarca, quattro legislature in comune a Riva del Garda (a casa, da qualche parte, ho ancora il suo santino elettorale) e un posto mancato d’un soffio in Provincia a Trento (un ricontaggio di schede che non si è fatto, una staffetta che non c’è stata), professore di applicazioni tecniche con mirabili lezioni sulla pentola a pressione, Daves alla locanda “Dal Barba” non ha voluto parlare di Democrazia cristiana, ma ha inteso piuttosto lanciare una proposta pre-politica.
“Nella vita bisogna camminare – ha detto – e se noi siamo qui dobbiamo far nascere qualcosa di nuovo. Condividere – intendo – un cammino di speranza ed elaborare una nuova proposta per questa società che è frantumata: e noi siamo per l’unità”. Ha parlato di prospettive, di valori, dell’urgenza di far nascere un nuovo movimento e ha confessato alla fine che il suo antidepressivo è il santo rosario, recitato più volte ogni giorno.
Tra gli ospiti della riunione conviviale “Dal Barba” l’ingegner Vito Bertè, segretario politico provinciale della Democrazia cristiana, chi scrive e Mario Ferrari di Santa Margherita: non un nobile ma un frazionista di Ala, il paese natale di Daves. Sul quale egli non ha davvero dubbi: “Il Mario è un anima buona. Ha passato quel che ha passato ma si fa capire da tutti. Lui è veramente un’opera di Dio” Un attimo di silenzio, mi guarda fisso negli occhi e aggiunge: “Costruita nel tempo”.