Iniziativa Popolare è un movimento avviato da alcuni esponenti DC e Popolari (Tassone, Gemelli, Scilipoti, Bonalberti, Tucciariello con il compianto Publio Fiori) che ha affidato a due giovani: Mattia Orioli, marchigiano e Roberta Ruga, veneziana, il coordinamento di questa nuova realtà che si propone di favorire  la ricomposizione politica dell’area dei DC e Popolari italiani. Movimento allo “statu nascenti”, Iniziativa Popolare ha attivato un Comitato di coordinamento con altre realtà partitiche e associative (DC di Cuffaro, Unione Cristiana, Nuovo CDU, Rinascita Popolare, Piattaforma 2024, Tempi Nuovi e altri) avente proprio l’obiettivo della ricomposizione politica dei DC e Popolari. I principi fondanti del comitato, si saldano nell’identità e secondo la storia, la tradizione, e l’esperienza del PPI (Partito Popolare Italiano) e della DC (Democrazia Cristiana), quali formazioni laiche di ispirazione Cristiana e democratico popolari ben radicate nella storia italiana.

Questo progetto, si pone anche come un momento di propulsione, affinché il primato della politica possa essere recuperato, favorendo ed aprendosi  al confronto e al dialogo con tutti.

Esso intende salvaguardare la propria identità valoriale e politica, considerata non  negoziabile ed alla quale non si intende rinunciare o dissolverla in altre storie politiche, ma, al contempo, si vuole aprire un dialogo fattivo e costruttivo, affinché si possano ricreare e ricostruire quelle condizioni politiche che hanno fatto risorgere l’Italia e l’Europa dopo il secondo conflitto mondiale.Il centro della politica, cui fa riferimento Iniziativa Popolare, non è inteso come un mero spazio geometrico, vuoto, perimetro di opportunità egoistiche, personalistiche o elettorali, né tantomeno uno spazio confuso o indefinito di mescolanze politiche indefinite, ma è considerato, invece, come punto d’incontro di culture di storie politiche anche diverse, ma contraddistinte da valori, progetti comuni in grado di ridare al paese una speranza. È tempo, scrive, infatti, Iniziativa Popolare, di uscire dalla radicalizzazione destra-sinistra, che tanti danni ha portato al Paese, per ritrovare la dimensione e il metodo interclassista, che ha saputo interpretare nel passato la volontà popolare, garantendo la stabilità dei programmi di governo e la costruzione del Paese moderno. Questo centro, oggi, nell’attuale configurazione della politica italiana, è orfano di una delle sue colonne portanti e fondamentali, quella dei Popolari e Democratici Cristiani per via della diaspora suicida e delle conseguenti divisioni.

Nei giorni scorsi si è riunito il gruppo dirigente di Iniziativa Popolare, con lo strumento consolidato degli incontri on line, alla fine della riunione, come sempre molto partecipata, si sono decise alcune azioni così riassumibili:

  • adesione alla raccolta di firme per l’indizione dei referendum contro l’autonomia differenziata e il presidenzialismo indicato dal governo;
  • costituzione con atto notarile del comitato nazionale per il cancellierato sul modello tedesco, con elezione del parlamento con legge elettorale di tipo proporzionale con preferenze e introduzione dell’istituto della sfiducia costruttiva. Un modello che garantisce, con la centralità del parlamento, la governabilità. Trattasi di un comitato aperto all’adesione di quanti vorranno condividere il progetto;
  • concorrere alla costruzione della sezione unitaria italiana del Partito Popolare Europeo, in adesione al programma del PPE e a sostegno della maggioranza che ha eletto Ursula von der Leyen alla guida dell’esecutivo europeo;
  • attivare nelle realtà locali, i comitati per la partecipazione democratica di tutte le componenti di area cattolica: democratica, liberale e cristiano sociale per rilanciare dalla base i principi del popolarismo sturziano e degasperiano;
  • partecipazione alle prossime elezioni comunali e regionali con liste di area centrale di ispirazione democratico cristiana, popolare, liberale e riformista.

Siamo allo “statu nascenti”, ma fortemente impegnati a favorire il progetto di ricomposizione politica di un’area culturale, sociale e politica, ispirata dai principi della dottrina sociale cristiana e del popolarismo sturziano e degasperiano, declinati nella nuova realtà caratterizzata dai paradigmi epocali: Ambiente, Lavoro, Economia, Salute, Giustizia, Formazione con le Tecnologie, sui quali non mancano le parole delle encicliche sociali degli ultimi pontefici, da Papa San Giovanni Paolo II, a Benedetto XVI sino a Papa Francesco. Siamo un piccolo sasso gettato nell’ampio mare del cattolicesimo italiano che, dopo la 50^ settimana sociale di Trieste e il meeting di CL a Rimini, è alla ricerca di una risposta politico organizzativa all’altezza dei bisogni della nostra società, con particolare riferimento agli interessi e ai valori dei ceti medi produttivi e delle classi popolari. Speriamo che il cerchio si allarghi coinvolgendo i Liberi e Forti ancora presenti nel nostro Paese.

Ettore Bonalberti