Si è tenuto al Teatro di Cristo Re  di Messina il convegno: "Il ruolo dei cattolici in Politica, dalla Rerum Novarum a Fratelli Tutti". L’evento fortemente voluto dal dott. Giuseppe Previti e dalla prof.ssa Rosalia Schirò ha registrato la presenza come relatori di Don Samuele Le Donne della Diocesi di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela, attualmente Vicario Parrocchiale  di Santa Maria di Gesù Sup. (Villaggio Ritiro) con  specializzazione in  Dottrina Sociale della Chiesa e laurea conseguita presso l’Istituto  Pastorale  “Redeptor Hominis” della Pontificia Università Lateranense a Roma e il sindonologo nonché studioso di Dottrina cristiana l’avv. Ernesto Dimitri Salonia.

A moderare l’incontro l’avv. Silvana Paratore che ha sottolineato come il ruolo dei cattolici in politica sia un tema fondamentale che alimenta ancora oggi ogni dibattito. L’urgenza dell’evangelizzazione del sociale e del conseguente impegno politico deriva dalla necessità, ha aggiunto la Paratore di rendere effettivo l’impegno d’amore per il prossimo.  

L’intervento di Don Samuele Le Donne ha riguardato la testimonianza evangelica del cattolico in politica, cioè in che   modo il  credente, colui   che  ha  una   relazione  personale  e  comunitaria   con   Cristo, manifesta   la   propria   presenza,   azione   e   contributo   all’interno   della   complessità   dello   spazio pubblico.   Tale   oggetto   è stato   affrontato   dal   punto   di   vista   magisteriale   e   storico, prendendo in considerazione le maggiori Encicliche sociali, ossia dalla Rerum Novarum di Papa Leone XIII alla Fratelli Tutti di Papa Francesco. Nello specifico, l’intervento si è soffermato sull’ideologia cattolica; sulla nuova cristianità; sul dialogo; sulla profezia; sul Magistero di Benedetto XVI e Francesco.

Interesse ha suscitato l’analisi delle principali Encicliche sociali che trattano la testimonianza del cattolico in politica, facendo emergere come la Chiesa, sacramento di Cristo, ha sempre camminato con la famiglia umana attraverso i mutamenti storici, politici, economici e sociali, puntando alla missione del credente in tutti gli ambienti e le dimensioni della vita umana. A seguire ha preso la parola l’avv. Ernesto Dimitri Salonia il cui intervento è stato particolarmente applaudito dai presenti in sala, che si è soffermato sulla dottrina di Cristo e la Politica, affermando che il politico deve amare il suo prossimo come se stesso avendo scelto questo comandamento come fine della sua vita e per rendere un servizio alla comunità. Il segreto per la felicità, ha concluso Salonia, è osservare gli insegnamenti di Cristo.

Ricordata da Giuseppe Previti la figura di Don Luigi Sturzo quale significativo esponente del movimento cattolico siciliano e italiano definito da Papa Giovanni Paolo II infaticabile promotore del messaggio sociale cristiano e appassionato difensore delle libertà civili, modello dei sacerdoti nel loro apostolato di evangelizzazione e di promozione umana. La carità cristiana, per Sturzo non può essere dissociata dalla ricerca della giustizia la quale è determinata dall’amore verso il prossimo, che a sua volta è generato dall’amore verso Dio.

Da queste premesse don Luigi Sturzo concepirà la politica come dovere morale e atto d’amore. L'ex Presidente del Consiglio Comunale di Messina ha altresì, ricordato Papa Pio XI che per primo nel 1927 ha affermato che "la politica è la più alta espressione della carità" e aggiunse "tutti i cristiani sono OBBLIGATI ad impegnarsi politicamente",

Appassionato l’intervento di Rosalia Schirò che ha tracciato gli ideali a cui ogni politico dovrebbe ispirarsi indicando azioni concrete a favore della comunità.

Presente all’incontro anche Renato Grassi, Segretario nazionale della Democrazia Cristiana, che in apertura dei lavori ha dichiarato che la politica è un atto di carità che deve tendere a un nuovo umanesimo che conduca e valorizzi la dignità  umana di ogni singola persona. A fronte di una crisi di sistema accentuata da una brutta legge elettorale, noi vogliamo rivendicare, ha continuato Grassi, una nostra specifica identità politica e differenziarci da una confusa situazione che vede comporsi e scomporsi aggregazioni politiche e coalizioni .

In Sicilia in particolare assistiamo ad un dibattito asfittico che ripropone i problemi eternamente insoluti, dalle infrastrutture, al Ponte sullo stretto alle carenze nelle strutture sanitarie, al sostegno alle attivività produttive  e alla creazione di nuovi posti di lavoro.

Lo scenario politico è sconfortante, assistiamo alla nascita e alla morte di aggregazioni politiche formate attorno a capi e capetti, in una continua transumanza in tutte le direzioni, di persone e gruppi dirigenti, a caccia della migliore collocazione elettorale o in fila per salire sul carro del potenziale vincitore.

Questa situazione alimenta il distacco dell'elettorato e fa crescere rabbia, malcontento e una protesta generalizzata.

Purtroppo si alimentano fenomeni negativi, dall'assenteismo elettorale, alla volontà di cambiamento indifferenziato  che crea il terreno fertile per la spinta al qualunquismo e al populismo

 L’Impegno politico dei cattolici, ha concluso, è una missione irrinunciabile.

Densa di emozioni la testimonianza di Valentina Valenti che ha raccontato la sua storia di diversamente abile e ciò che ha dovuto affrontare burocraticamente in una società ove il suo impegno e il suo coraggio non sono stati adeguatamente apprezzati. A conclusione dell'evento è seguito un dibattito con i numerosi partecipanti che hanno espresso le loro riflessioni volte al miglioramento della società civile.

 

Nella foto: Grassi, Le Donne, Paratore, Salonia, Schirò e Previti.