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Sabato 3 settembre u.s., ad Asiago, si è tenuta la direzione regionale della Democrazia Cristiana. È stato approvato il documento di indirizzo in vista delle imminenti consultazioni nazionali del 25 settembre prossimo. In questo frangente elettorale la DC vicentina guarda con attenzione allo schieramento del centro – luogo scelto dall’attuale terzo polo – riconosciuto come distinto da chi ossessivamente appare concentrato solo sui temi dei diritti civili e distante da chi è ambiguo sull’Europa e sull’atlantismo.
In riferimento a quanto pubblicato su questo giornale il 13 luglio scorso in merito al Convegno “Ne’ Eutanasia..Ne’ Atomiche”, promosso dal comitato Civiltà dell’Amore e dalla Democrazia Cristiana di Roma e Lazio, è doveroso dar conto dei significativi interventi svolti dagli esimi Relatori. Nel concludere i lavori Luigi Rapisarda ha ribadito l’impegno della Democrazia Cristiana di Roma a tenere vivo il dibattito su temi così cruciali e ad affermare in ogni latitudine il valore della vita affinché non sia soverchiata dalla cultura dello scarto e della morte.
Si è svolto il 6 luglio scorso a Roma in Largo Argentina, Palazzo Besso, il Convegno “Né Eutanasia ... Né Atomiche” promosso dal comitato Civiltà dell’Amore e dalla Democrazia Cristiana di Roma e Lazio. Il convegno è stato introdotto dal videomessaggio inviato da Sua Ecc. Mons. Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita. Parole che, come un monito, hanno reso a tutti la consapevolezza che neanche un solo momento può essere sprecato nella mobilitazione delle coscienze a difesa del bene supremo. Siamo grati a S. E. Mons. Vincenzo Paglia per averci voluto onorare delle Sue parole nel sostenere questa nostra iniziativa.
La Democrazia Cristiana, sezione di Roma e Lazio, prende atto con vivo compiacimento dell’esito favorevole della Sentenza, n.10654/22, emessa dal giudice Goggi della XVI sezione del Tribunale di Roma, il 4 luglio scorso, con cui si rende giustizia della corretta procedura seguita dai promotori dell’Assemblea dell’Ergife svoltasi il 26.02.2017, che ha consentito la rimessa in moto dell’attività statutaria del partito. E la conclusione non può essere che una sola: ossia che in ottemperanza ai deliberati di quell’assemblea del 26.02.2017, il segretario della Democrazia Cristiana ,che fu di don Sturzo, De Gasperi e Moro, non può essere altri se non chi venne eletto con il XIX Congresso, svoltosi a Roma il 13-14.10.2018, ossia Renato Grassi.
La Democrazia Cristiana di Roma, in questo momento storico, caratterizzato dai tanti eventi di portata planetaria che si stanno succedendo, dal Covid, alla brutale guerra in Ucraina, non intende restare inerte, proponendosi promotrice di pace, che passa, in primo luogo da un Disarmo nucleare globale da parte di tutte le potenze detentrici di queste armi capaci di provocare l’ecatombe del genere umano, e in concomitanza da una valida e duratura ridefinizione dei rapporti internazionali improntati al rispetto reciproco e al leale riconoscimento dei confini di ciascun popolo, oltre che alla più ampia tutela della vita, sin dal concepimento.
Luigi d'Agrò ha rianimato la Dc nel Vicentino. In una intervista a un giornale locale ha dichiarato: "Puntiamo a raccogliere i tanti dc nell'animo in circolazione. In trent'anni c'è stata una diaspora in molte formazioni politiche, ma se si offre un polo di attrazione possono tornare. Potremmo presentarci alle elezioni per il sindaco l'anno prossimo". Nulla di anomalo per la città che era "l'anticamera del Vaticano" per antonomasia, dove la Democrazia Cristiana non si limitava solo a vincere, ma a stravincere, relegando gli altri partiti al ruolo di pesciolini rossi.
Qualificato pubblico a Rovereto, nella sala degli Specchi di casa Rosmini, per la conferenza dibattito ''Una Giustizia Giusta” promossa dalla sezione trentina della Democrazia Cristiana in vista del referendum del 12 giugno prossimo che propone l'abrogazione di norme contenute nella legislazione nazionale inerenti incandidabilità, misure cautelari, elezione dei consigli giudiziari, separazione delle funzioni dei magistrati, ed elezione del, Consiglio Superiore della Magistratura. Il dibattito, introdotto dal sen. Renzo Gubert, presidente nazionale della Democrazia Cristiana moderato dal direttore di Giornale SENTIRE, Corona Perer, ha offerto una disamina dei 5 quesiti referendari.
Lunedì pomeriggio 30 maggio, alle ore 17, presso la Sala Visconti, Via S. Filippo Bianchi, angolo Cinema Apollo in Messina, si svolgerà la prima assemblea pubblica del Partito, al fine di far conoscere tutti i candidati per il Consiglio Comunale e le Circoscrizioni alle elezioni del 12 giugno e illustrare la linea politico-programmatica contestuale alla candidatura a Sindaco, per l’alleanza di centro-destra, del candidato a Sindaco Maurizio Croce. Saranno presenti e interverranno il Segretario nazionale Renato Grassi, il Commissario Regionale Totò Cuffaro, il Segretario di Messina, Rosalia Schiro’ e la dirigenza provinciale, iscritti e simpatizzanti.
Riceviamo e volentieri pubblichiamo il testo della relazione che l'avv. Lauigi Rapisarda propone nell'ambito del Convegno del 28 maggio corrente presso il Pontificio Ateneo Antonianum in Roma. Sgombrando il campo da ogni equivoco di fondo che pervade da tempo tutto il dibattito nazionale, l'avv. Rapisarda dichiara che "la Pace è un valore supremo ed è la condizione indispensabile per lo sviluppo della vita, delle relazioni e del benessere di ogni comunità sociale. Vederla, oggi, così impudentemente strumentalizzata nella quotidianità del dibattito politico e parlamentare, fino ad essere piegata a coprire ambigue simpatie per leader autocratici, ci provoca grande sofferenza.
Oltre ogni più ottimistica previsione, sono state più di un centinaio le persone che hanno partecipato al Congresso Provinciale della Democrazia Cristiana vicentina, che ha inaugurato anche la propria Sede. Tra delegati, simpatizzanti, vecchi democristiani e rappresentanti delle istituzioni lo Scudo Crociato vicentino è tornato a brillare. Ha aperto i lavori congressuali l'onorevole Luigi D'Agrò spiegando che la tormentata vicenda processuale che ha coinvolto per lungo tempo il simbolo della Democrazia Cristiana si è definitivamente conclusa con la certezza che la DC non è mai stata sciolta. Dal punto di vista politico per D'agrò "è arrivato il momento di rimettere il "sentimento democristiano" nella politica attiva, partendo proprio dalle amministrazione locali".