IL POPOLO

Esteri

Lo scempio che si sta facendo da decenni di questo popolo e di quello palestinese rimescola nel profondo gli odi più antichi, i rancori mai sfogati, la rabbia di una povertà non solo economica, ma anche culturale. Gli Israeliani hanno il diritto di vivere, come i Palestinesi. Gli Israeliani hanno il diritto di avere uno Stato, i Palestinesi no. Gli Israeliani sono forti in guerra e in armamenti. I Palestinesi no. Gli Israeliani vogliono vivere a dispetto dei Palestinesi, degli Arabi e del mondo. È giusto. Glielo dobbiamo. Ma anche i Palestinesi hanno diritto di vivere. Però, sembra che l’unico diritto di questi popoli fratelli (checché se ne dica), sia quello di uccidersi.
La Turchia è oggi una presenza inquietante dal punto di vista geopolitico. Il sistema politico creato da Erdogan sembra monolitico e voglioso di espansione, nel Caucaso, in Medio Oriente e nel Mediterraneo. È un regime non più tanto laico, anzi, con una forte tendenza ad identificarsi come uno Stato islamico, sorretto da un esercito che è il vero bastione della più recente storia del Paese. Ad Ankara, tre ministri seduti e la Presidente dell’Unione lasciata in piedi davanti al neo Califfo sono l’espressione evidente dell’opinione di Erdogan sulle donne e sull’importanza da attribuire all’Unione europea.